Benvenute creature nell’appuntamento mensile (nel senso che cerco di mandare una letterina almeno tutti i mesi) di questa strana newsletter che non parla (quasi) più di letteratura fantastica. Vi ringrazio di cuore per la fedeltà che mi dimostrate. Siete l’alito di speranza in questa infosfera dopata. Sono ancora in pausa. Ma sappiate che sta funzionando. Lentamente, ma funziona. Io sono un po’ più serena. Ho dovuto rallentare veramente tanto, ma ora mi sento di nuovo aperta alla scrittura. Tanto che ho scritto un piccolissimo racconto per la fanzine dello Sciame Indolente, il collettivo di scrittura uscito da uno dei Gruppi di Supporto di Barbara Fiorio. La pausa andrà avanti anche in futuro, perché voglio vedere dove mi porta questo non sentirmi in obbligo di produrre cose. Quindi (e qui mi rivolgo soprattutto a chi scrive) abbiate ancora un po’ di pazienza. I contest di scrittura torneranno, magari in un’altra forma, ma torneranno. Solo non a brevissimo. Ma passiamo a un tema che ultimamente mi fa arrovellare moltissimo: ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI. In particolare, organizzare i miei pensieri e appunti. Da sempre, infatti, sono una lettrice onnivora. Riviste, articoli, saggi, approfondimenti. Mi piace farmi trascinare dall’ispirazione, da piccoli dettagli che catturano la mia attenzione e buttarmi a capofitto in quel buco nero che si chiama “ricerca su internet”. Chiamatele iperfissazioni, se volete. E da questa scorpacciata, quasi indigestione di informazioni, dai pensieri che ne scaturiscono, spesso emerge anche il bisogno di scriverne. Ma lì mi incaglio. Non so organizzare le informazioni. Non so come raccogliere le cose in unico posto, sono disordinata e quando mi metto a scrivere perdo un mare di tempo a ricercare le stesse informazioni, oppure mi dimentico di scrivere metà delle cose. Perché alcune cose le scrivo nel diario, gli appunti presi sul telefono li metto in un’app, sul computer i ragionamenti finiscono in un word, gli articoli li salvo in un’altra app, le newsletter le perdo in giro, troppe fonti mi confondono. È una delle tante controindicazioni della frammentazione che sto vivendo online. Sempre più piattaforme sono giardini recintati, nei quali i motori di ricerca non possono entrare (o se ci entrano trovano solo guazzabuglio). Quindi cercare, che ne so, recensioni in italiano di un certo libro diventa maledettamente difficile perché devi trovare post su social media, edizioni di newsletter, articoli dietro paywall. E gli strumenti che esistono per far fronte a questi problemi sono ovviamente a pagamento. Quindi chiedo anche a voi: come organizzate le vostre fonti, i vostri appunti, le vostre liste, i vostri link? Usate app specifiche? Avete un sistema? Se vi va di chiacchierarne potete semplicemente rispondere a questa mail. Cose che ho fatto in queste settimane: - Ho partecipato alla live su Youtube organizzata da Emanuela Cocco, dove io e altri ospiti illustri abbiamo consigliato tantissimi libri bellissimi e perturbanti.
- Sono stata ospite di Lucia Patrizi e Marika Paracchini sul loro podcast Nuovi Incubi, dove abbiamo amabilmente chiacchierato del film Il Quarto Tipo, di rapimenti alieni, di gufi e cinghiali.
- Ho visto al cinema Nosferatu. Bello (e basta che se ne è parlato ovunque).
- Ho guardato con i miei figli “Nausicaa della Valle del Vento”. Non l’avevo mai visto e sono rimasta incantata sia dalla storia che dal worldbuilding pazzesco (dico solo: muffe, funghi e insetti).
E con questo è tutto. Ci risentiamo in febbraio. Un caro saluto, Stella. |