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#20 - febbraio 2025

 

Benvenute creature nel numero di febbraio di questa newsletter che ha come unico pregio il fatto che esce ALMENO una volta al mese. Mi chiamo Stella, mi piace la letteratura fantastica e soprattutto mi piace parlarne. Andiamo avanti.

Prima di tutto un po’ di autocelebrazioni.

È stata fondata Dracones, l’associazione per la scrittura fantasy italiana, di cui io sono orgogliosamente la segretaria. È un progetto ambizioso che stanno portando avanti, insieme a me, Gloria e Sephira di Moedisia, Francesca, Achille, Valentina e Marika. Stiamo lavorando sodo e a breve ci saranno importanti novità.

🎉🎉 Ho in ballo due pubblicazioni:

  • Una è il racconto dell’antologia del Coven Riunito che finalmente ha trovato un porto d’approdo. È stata infatti trovata la casa editrice che la pubblicherà, la Black Dog Edizioni.
  • La seconda è un racconto per un altro collettivo, lo Sciame Indolente (sono una grande fan dei collettivi, io). Questo collettivo, nato da uno dei laboratori di Barbara Fiorio, pubblica una fanzine e mi hanno chiesto di partecipare alla loro prossima edizione. Siamo nella fase in cui ci facciamo le pulci a vicenda (chi ha fatto un GSSP sa cosa intendo) e come sempre è un momento molto istruttivo.

📚 Visto non sono molto attiva sui social, volevo aggiornavi sulle mie ultime letture.

Ho terminato Noia Terminale di Izumi Suzuki. Si tratta di una raccolta di sette racconti scritti da un’icona della controcultura giapponese anni ’80, uscita in Italia per ADD Editore. Ci sto anche scrivendo sopra qualcosa, perché sono rimasta affascinata sì dai racconti, che sono al contempo crudi e malinconici, ma anche dalla biografia dell’autrice e dalla scena culturale in cui ha vissuto. Come al solito quando mi imbarco in queste iniziative mi sento una scema, ma ho deciso di non arrendermi e quando sarà finito, giudicherete voi il risultato dei miei sforzi.

Ho finito, pochi giorni fa, Mickey7 di Edward Ashton. Non mi dilungherò visto che a breve (il 6 marzo) esce il film tratto dal libro e ne parleranno tutti. Per me è stata una lettura carina, ironica ma con alcuni punti molto filosofici. Mi è piaciuto anche molto il setting in cui l’umanità si è imbarcata in una grandissima diaspora dopo alcuni “problemini” sul pianeta natale. Da poco è uscito anche in italiano per Fanucci.

Dopo questa lettura ho deciso di affrontare un saggio che avevo nella pila dei da leggere da un po’, Interregno, iconografie del XX secolo, di Mattia Salvia uscito per Nero Editions. Salvia è uno di quei giornalisti che seguo dai tempi in cui scriveva su VICE e mi è sempre piaciuto il suo modo di analizzare lo stato delle cose.

Ho inoltre iniziato uno dei libri che ho preso a Stranimondi 2024, ovvero Il Violino di Ammonite di Caitlin R. Kiernan, edito da Hypnos Edizioni. È una raccolta di racconti dal sapore marcatamente lovecraftiano che mi sta prendendo molto. Il primo racconto per me è stato una scoperta.

🖊️ Le cose che sto scrivendo:

Una dei miei più grandi difetti è che fatico a chiudere le cose. Che siano sportelli, finestre, barattoli, storie, io faccio fatica a chiuderli. Ultimamente sono i testi che mi fanno ammattire. Ho qualcosa come quattro word aperti SEMPRE. Uno è un’analisi dello stato del web oggi e gli manca una chiusa efficace; uno è la recensione di Noia terminale di cui accennavo sopra e mi spaventa la fatica che farò a scriverla; uno è un ragionamento sulla comfort-zone che ho buttato giù di getto e ora dovrei trovargli un senso. E uno forse lo chiudo oggi: questa newsletter. Ma tanto ne apro subito un altro, perché la settimana prossima devo consegnare l’intro di un mio progetto narrativo più ampio alla mia coach di scrittura. Voglio piangere.

E con questo è tutto. Se vi è piaciuto quello che scrivo fatemelo sapere rispondendo a questa mail.

Un caro saluto.

Stella.

PS: mi fate sapere se la nuova copertina si vede bene?

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